Il

museo della parrocchia

Storia della Pieve di Pernumia

Il territorio di Pernumia risulta sicuramente abitato in età preromana e romana, come testimoniano i numerosi reperti provenienti dal suo agro e dall’abitato; in particolare vanno segnalate una discreta quantità di lapidi funerarie romane di buon livello, che attestano una presenza residenziale, forse riconducibile a un pagus romano.

Di certo la presenza di un abitato in quest’area s’intreccia strettamente con la formazione, a partire almeno dal VI secolo, di un importante centro fortificato sulla sommità del vicino colle della Rocca di Monselice che mantenne, dalla fondazione a tutto il XVI secolo, un ruolo militare fondamentale per tutta l’area meridionale del padovano.

La più antica menzione scritta di una località denominata Pernumia, risale al 970 d.C. e compare in un atto di donazione di alcune proprietà, sottoscritta dal vescovo Gauslino in favore del monastero padovano di S. Giustina. La prima citazione della sua chiesa plebana, quindi dotata del diritto di amministrare il battesimo, risale invece al 1045 d.C., quando viene donata al capitolo della Cattedrale di Padova. In tale anno la chiesa doveva essere già costituita da tempo, come può far ritenere, con buona sicurezza, lo stesso documento, che ci prospetta una comunità sicuramente già ben organizzata e consolidata, citando contestualmente la presenza del suo castello.

E la presenza del castello, o meglio degli statuti che regolamentano l’esistenza della comunità di uomini liberi (non soggetti cioè ad obblighi servili nei confronti di altri, caratteristica quest’ultima fieramente rivendicata dagli abitanti del luogo), ci fornisce minuziose informazioni sulla vita e sulle abitudini della ben organizzata Pernumia del ‘200. Pieve incastellata, dunque, quella di Pernumia, appartenete ad una tipologia ben nota agli storici ed assai presente nei moderni dibattiti sul medioevo: una categoria assai importante, finora indagata più a livello documentario che a livello archeologico.

La pieve di Pernumia possedeva anticamente un territorio di giurisdizione assai ampio: Battaglia, Cagnola; Cartura, Carrara S. Stefano, Carrara S. Giorgio, Terradura, S. Pietro Viminario, Arzere, Gorgo, Gazzo; un’area molto ampia che si estendeva da un lato verso Padova (fino al confine con l’altra importante pieve di Maserà), dall’altro fin nei pressi di Monselice (anch’essa dotata di una Pieve col medesimo titolo di S. Giustina), ed ancora oltre l’attuale canale Battaglia (prima della sua costruzione) verso la zona termale.

 

L’importanza dell’insediamento risulta quindi evidente dall’antichità dell’attestazione delle Pieve (l’amministrazione del battesimo era caratteristica solo delle chiese più importanti e nelle Pievi dovevano recarsi gli abitanti dei territori circostanti per ricevere il sacramento), dalla sua estensione territoriale e, non ultimo, dalla titolazione a S. Giustina, la martire Patrona della Diocesi di Padova.

Proprio in virtù di tali caratteristiche, perciò, la chiesa di Pernumia è già presente nella letteratura storica e archeologica. Pernumia sarebbe cioè uno di quei centri di antica fondazione (di continuità all’epoca romana) destinati, nei primi tempi dell’evangelizzazione del padovano, a definire ed in qualche modo proteggere il territorio della Diocesi.

Il significato di tale importante insediamento è da ricercare nella particolare posizione strategica che da un lato controlla l’alto corso del Vigenzone, via d’acqua e quindi di comunicazione, dall’altro si pone in un’area importante fra Padova, l’area termale, Este e Monselice, cui doveva probabilmente essere direttamente collegata da un’importante arteria stradale, prima che la costruzione del canale Battaglia, ad opera dei padovani, ne modificasse completamente idrografia ed assetto stradale.

 

I lavori di rifacimento del pavimento della Chiesa, intrapresi dalla Parrocchia il 6 luglio 1988, hanno restituito, in maniera del tutto inaspettata, le vestigia dell’antico edificio. Al di sotto della pavimentazione si sono rinvenuti i resti dell’antica chiesa medievale; una grande basilica a tre navate divise da colonne di mattoni, costruita in bello stile romanico. Le dimensioni della Basilica sono consistenti (15 metri di larghezza per 30 di lunghezza), presentava la facciata ad ovest (quindi ruotata do 180° rispetto all’edificio attuale) articolata da lesene, mentre il portale di accesso riceveva monumentalità da un protiro.

La chiesa messa in luce corrisponde, secondo quanto riportato da una visita pastorale settecentesca, a quella costruita verso il 1150 d.C..

Al di sotto della chiesa medioevale è stato messo in luce un edificio ancora più antico e con evidenti tracce d’incendio, che sembra riferibile ad ambiti cronologici di V - VI secolo d.C..

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Parrocchia di Santa Giustina - Pernumia

Via Castello, 1 - 35020 Pernumia (PD)

Tel. e Fax Canonica: 0429 779048 - e-mail: santagiustinap@gmail.com

Credits: Paola Nardi

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